Onorevoli Colleghi! - Il problema della disponibilità delle fonti energetiche è uno dei fattori determinanti del progresso economico e sociale del mondo attuale ed è strettamente collegato alla tutela della qualità della vita, ovvero dell'ambiente nel quale viviamo e di quello che lasceremo in eredità alle generazioni future. Non è questa la sede per affrontare in modo dettagliato tali tematiche, la cui complessità e importanza sono ormai ampiamente conosciute, anche da coloro che non operano direttamente nei settori di interesse. Ci si limiterà, pertanto, a ribadire che la questione energetica deve essere affrontata con strategie tecnicamente all'avanguardia, che rispondano non solo ai criteri del mercato, ma offrano adeguate garanzie di protezione del territorio e, più in generale, dell'habitat.
      L'ampio dibattito sorto in merito alle fonti di energia rinnovabili si è sviluppato in particolare, a livello nazionale, verso la seconda metà degli anni ottanta (si citano, quali esempi dell'intervento del legislatore, la legge n. 448 del 1998, che ha introdotto la carbon tax, le delibere del Comitato interministeriale per la programmazione economica sulla riduzione delle emissioni di gas serra e di approvazione del «Libro bianco per la valorizzazione energetica delle fonti rinnovabili», i successivi decreti dell'allora Ministro dell'ambiente sulla promozione e il finanziamento di interventi relativi alle fonti rinnovabili di produzione di energia, il decreto legislativo n. 112 del 1998, che ha individuato nuovi compiti dello Stato, delle regioni e degli enti locali in materia di energia e di fonti rinnovabili, la legge n. 133 del 1999 che ha previsto agevolazioni , tra l'altro, per l'installazione di impianti fotovoltaici) e, allo stato attuale, coinvolge una vasta serie di soggetti rappresentanti dell'industria, delle associazioni di protezione dell'ambiente, nonché, ovviamente, della classe politica nazionale e degli organi dell'Unione europea. L'importanza delle fonti rinnovabili,

 

Pag. 2

oltre alla garanzia del loro persistere nel tempo (dalla quale deriva il termine con il quale sono indicate), sta nella fondamentale riduzione dei costi ambientali che il loro uso determina. In particolare il sistema fotovoltaico è caratterizzato da un rapporto costi/benefìci sull'ambiente quanto mai positivo: nella fase di esercizio l'impatto ambientale è bassissimo e nella fase di piena efficienza della conversione dell'energia solare in elettricità consente un impiego quasi ottimale del territorio, offrendo ampie possibilità di integrazione nelle strutture edilizie già esistenti. La diffusione di tale fonte è strettamente collegata alla ricerca indirizzata alla sua attuazione nel lungo periodo per incrementarne l'efficienza e, soprattutto, per ridurne i costi di installazione e di mantenimento.
      La scelta, operata dalla presente proposta di legge, di privilegiare il sistema fotovoltaico è dettata in primo luogo da una semplice, ma non banale, presa d'atto: l'Italia, denominata «Paese del sole», possiede caratteristiche metereologiche tali da garantire una costante e quasi continua presenza di tale fonte. In secondo luogo, l'attenzione all'ambiente che caratterizza il gruppo dei Verdi porta a scegliere l'energia solare proprio per il già rilevato basso impatto ambientale e per la valenza, per così dire, «culturale» che il suo utilizzo può comportare in termini di diffusione di una coscienza responsabile in ordine al rapporto tra la tutela e preservazione dell'ambiente e la necessità di approvvigionamento di fonti energetiche.
      Nello specifico, la proposta di legge, al fine di promuovere l'installazione sul territorio nazionale di una rete sempre più estesa di impianti di energia fotovoltaica e (sulla base di quanto già previsto dal programma «Tetti fotovoltaici» di cui al decreto direttoriale del Ministero dell'ambiente 16 marzo 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 74 del 29 marzo 2001), prevede la concessione di un contributo statale pari all'80 per cento del costo complessivo sostenuto dai soggetti privati per l'installazione di impianti fotovoltaici presso le strutture edilizie e relative pertinenze di loro proprietà o in loro uso. Consapevoli che tale iniziativa costituisce solo un tassello del vasto puzzle rappresentato dalle molteplici strategie di intervento per garantire uno sviluppo rispettoso dell'ambiente, si auspica che la sua approvazione possa rappresentare il segnale di un'attenzione e un impegno rinnovati e proficui su tali problematiche.
 

Pag. 3